Come scegliere una polizza malattia

Dopo aver parlato della polizza malattia (se non lo hai già fatto leggi qui) vediamo ora quali sono le cose più importanti da verificare prima di scegliere una polizza assicurativa piuttosto che un’altra e firmare il contratto. La cosa fondamentale è certamente quella di aver ben chiaro cosa vogliamo da una polizza e quindi orientarci verso uno specifico tipo di copertura.
Spesso la prima delle caratteristiche che valutiamo è il premio che dobbiamo versare e confrontiamo i vari importi per decidere meglio.
Ma tale parametro molte volte è fuorviante in quanto diverse polizze offrono caratteristiche diverse, come l’importo massimo erogabile, i casi in cui si ha diritto agli indennizzi, la tipologia delle esclusioni, i limiti degli indennizzi ed altre caratteristiche comunque variabili. Per tale motivo è bene prendere in considerazione la polizza nel suo complesso e non solo il suo prezzo. Per valutare meglio la differenza tra le varie coperture offerte sul mercato vediamo ora quali sono le caratteristiche più importanti che possono costituirla.

Molto importante è avere ben chiaro quali sono le spese rimborsabili. Molte volte infatti alcune spese restano a carico dell’assicurato. Tra le voci più importanti possono esserci le spese di ricovero, visite specialistiche, assistenza medica, interventi chirurgici, diritti di sala operatoria, medicinali. Ci sono poi spese accessorie al ricovero, come il vitto o il trasporto con mezzi sanitari, oppure costi precedenti o successivi al ricovero, come esami diagnostici o visite di controllo. Per questi tipi di spesa può essere previsto un periodo di tempo minimo e massimo prima e dopo il ricovero o l’intervento chirurgico entro il quale le spese sono rimborsabili. Si deve inoltre fare attenzione se tra le clausole sia prevista una durata minima del ricovero. Altra cosa importante è verificare se esistano delle franchigie a carico dell’assicurato.
Elemento fondamentale da tenere in considerazione è l’entità del massimale che l’assicurazione offre, ossia a quanto ammonta la cifra massima che la polizza copre. In genere questa somma è stabilita non per singolo evento ma per anno assicurativo, ed in caso di polizze con più assicurati (come ad esempio una polizza che copra tutta la famiglia), se questo è riferito ad ogni singolo assicurato o per l’intero gruppo di assicurati.
Oltre al  massimale si deve prestare attenzione anche al limite di indennizzo. Questo è il limite massimo che la compagnia erogherà per ogni singolo evento o anche per una singola spesa. Il limite di indennizzo è sempre inferiore al massimale.
Una delle cose più importanti da verificare sono le esclusioni. Tra queste rientrano sicuramente sempre le patologie che sono già conosciute al contraente all’atto della stipula del contratto, così come le conseguenze di infortuni o malattie avvenute in precedenza. Nel caso di malattie insorte in precedenza ma non conosciute, generalmente sono incluse nella copertura anche se a volte con delle limitazioni.
Tra le esclusioni rientrano spesso l’aborto volontario non terapeutico, le cure odontoiatriche, gli interventi di chirurgia estetica, l’acquisto o la riparazione di protesi.    
Occorre inoltre accertarsi se nella polizza sia prevista una franchigia, ossia una somma predeterminata che rimane comunque a carico dell’utente. La franchigia può essere di due tipi: assoluta o relativa. Nel caso di franchigia assoluta l’importo stabilito viene sempre sottratto dal risarcimento, per cui se questo è inferiore alla franchigia non verrà erogato, se superiore verrà erogata una somma a cui verrà detratta la franchigia. Con la franchigia relativa invece vi è una soglia limite entro la quale l’assicurazione non è tenuta ad alcun risarcimento. Oltre tale soglia il risarcimento verrà corrisposto per intero. Altra voce simile alla franchigia è lo scoperto. In questo caso è stabilita una percentuale del risarcimento che rimarrà sempre a carico dell’assicurato.   
Altri elementi da tenere in considerazione sono la durata del contratto, se sia previsto il tacito rinnovo, quando e come possa essere esercitato il diritto di recesso, la forma e i tempi in cui si può presentare la disdetta, l’età massima assicurabile. Tenete sempre presente che non deve essere mai ritardato il pagamento delle rate previste. Infatti, decorsi 15 giorni dalla scadenza senza che sia stata versato il premio la polizza cessa di efficacia e si riattiva solamente alle ore 24,00 del giorno in cui il pagamento viene effettuato. Va tenuto inoltre presente che il diritto al risarcimento si perde decorsi due anni dall’infortunio. 
Prima di sottoscrivere una polizza si deve prestare attenzione al cosiddetto termine di aspettativa, che consiste in un periodo di tempo (che decorre dalla data di inizio validità della polizza) durante il quale il diritto ad ottenere il risarcimento per un eventuale sinistro non è ancora maturato. L’infortunio invece, proprio perchè è un evento imprevedibile, non è sottoposto al termine di aspettativa. Un classico esempio di applicazione del termine di aspettativa è il parto, per cui la compagnia prevede un termine di nove o dieci mesi perchè sia coperto dalla polizza: sostanzialmente prevede che l’assicurata non non sia in stato di gravidanza al momento della sottoscrizione.     
Non meno importante, in caso di controversie, è il foro competente alla risoluzione. Per legge questo deve sempre essere quello di residenza o domicilio dell’assicurato. In caso di previsione diversa tale norma si ritiene vessatoria nei confronti dell’assicurato e quindi nulla.
Infine ricorda che esistono categorie di persone non assicurabili, che sono quelle affette da alcolismo, tossicodipendenza, HIV, disturbi schizofrenici, paranoidi, affettivi, sindromi mentali organiche e disturbi mentali organici. In questi casi è totalmente esclusa l’assicurabilità quindi ogni diritto a risarcimento decade, per qualsiasi tipo di sinistro, in caso di insorgenza di una di queste malattie.

Bene, ora abbiamo qualche elemento in più da valutare prima di sottoscrivere una polizza malattia

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