Class Action contro la Apple: risarcirà i consumatori

Dopo una class action esercitata dai consumatori americani nei confronti della Apple Inc. quest’ultima ha raggiunto un accordo con la Federal Trade Commission (la commissione federale sul commercio degli Stati Uniti) accettando di risarcire ai consumatori un importo minimo di 32,5 milioni di dollari (circa 24 milioni di Euro). 
La class action era stata intrapresa per acquisti effettuati da bambini senza il consenso dei genitori, che in alcuni casi ammontavano a migliaia di dollari. In sostanza è stato lamentato il fatto che una volta deciso quale app o gioco scaricare dall’App Store di Apple veniva richiesta una password, che verosimilmente veniva inserita da un genitore. Ma dall’inserimento della password di accesso si apriva una finestra temporale di 15 minuti durante i quali ogni altro acquisto poteva essere effettuato senza che venisse richiesto l’inserimento di altri dati. Per tale motivo ogni bambino poteva iniziare a giocare ed comprare poi altri giochi, contenuti, oggetti o denaro virtuale da utilizzare in alcune applicazioni per importi variabili da 0,99 a 99,99$ ciascuno. E soprattutto per gli oggetto o il denaro virtuale da utilizzare nell’ambito di alcuni giochi sono state spese le somme maggiori, effettuate senza un espresso consenso da parte dei genitori e spesso per importi veramente elevati.   
La denuncia si è basata proprio sul fatto che all’inserimento della password gli utenti non venissero informati del periodo di 15 minuti successivi in cui si potevano acquistare contenuti per importi illimitati, rendendoli sicuri del fatto che nessuno avrebbe potuto spendere per altri contenuti se non dopo aver inserito di nuovo le credenziali di accesso.
Alla conclusione del procedimento Apple inc. dovrà quindi risarcire ai consumatori che ne chiederanno il rimborso, le somme acquistate dai bambini o non autorizzate dai consumatori, appunto per u importo minimo di 32,5 milioni di dollari. E sarà inoltre la stessa Apple Inc. che dovrà informare i propri clienti della disponibilità dei rimborsi, comunicando anche quali siano le modalità per farne richiesta.
Al momento l’accordi non è ancora operativo in quanto la FTC (Federal Trade Commission) provvederà a pubblicare l’estratto dell’accordo che potrà essere commentato pubblicamente sino al 14 febbraio 2014 attraverso appositi moduli presenti su sito della commissione. Dopo aver raccolto le opinioni del pubblico, nonchè eventuali osservazioni scritte presentate dalle parti in causa, la Commissione deciderà se rendere operativo l’accordo o modificarlo in alcune sue parti. Dal momento in cui l’accordo diventerà operativo e la società di Cupertino dovrà risarcire gli utenti entro 12 mesi, ed inviare il saldo alla commissione.
Nell’accordo, oltre al risarcimento, viene inoltre richiesto di modificare le procedure in modo di rendere sicuramente consapevole l’utente delle modalità di acquisto evitando che possa essere fatto involontariamente o inconsapevolmente. 
Va ricordato che negli U.S.A un ordine della FTC ha valore di Legge e tutti sono obbligati a rispettarlo.

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