Pagare l’IMU in ritardo

E così anche l’IMU è passato a regime per quest’anno e la prima rata è stata pagata. La scadenza era il 18 giugno, ve lo siete ricordato? Se non lo avete fatto, oppure lo avete fatto ma per un errore di calcolo avete versato meno di quanto dovuto, è possibile rimediare pagando un piccolo sovrapprezzo. Lo strumento che ci consente di rimediare è il ravvedimento operoso.

Se non avete pagato, la prima cosa da fare è calcolare quale importo vada versato. Per fare questo però vi invito a rivolgervi ad un professionista o agli uffici comunali, per evitare errori. Se invece vi siete accorti di aver versato meno del dovuto, allora i vostri calcoli li avete già fatti.

Una volta individuato l’importo, ad esso andranno sommati interessi e sanzioni, calcolati secondo quanto di seguito specificato.

Per quanto riguarda gli interessi bisogna applicare un tasso del 2,5% annuo, calcolati su base giornaliera e moltiplicati per i giorni di ritardo

Quindi se, ad esempio, dovevate versare una somma pari a €.400,00, gli interessi saranno:

400*2,5/100=€.10,00

10/365=€.0.27 (circa)

quindi dovrete aggiungere 0,27 per ogni giorno di ritardo (20 giorni=0.27*20=€.5,40)

Invece per quanto riguarda le sanzioni, andranno calcolate secondo i seguenti criteri:

  • Se il pagamento viene effettuato entro 14 giorni dalla scadenza (in questo caso bisognava farlo entro il 02 luglio) bisognerà calcolare lo 0,2% giornaliero, per ogni giorno di ritardo (ad esempio per €.400 sarà 400*0.2/100= €.0.80 per ogni giorno di ritardo);
  • se il pagamento viene effettuato con un ritardo compreso tra i 15 e 30 giorni la sanzione è fissata nel 3% del totale, non rapportata ai giorni di ritardo (es. 400*3/100= €.12,00);
  • se il pagamento avviene oltre il trentesimo giorno ed entro un anno dalla scadenza la sanzione sarà del 3,75% (400*3.75/100= €.15,00)

Come detto alla somma dovuta andranno aggiunte gli interessi e le sanzioni e per il pagamento si dovrà utilizzare lo stesso modello utilizzato per il pagamento ordinario, ossia il famoso F24. IN esso andranno indicati tutti i dati richiesti e, per il caso specifico, bisognerà barrare la casella Ravv. (Ravvedimento, appunto).

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